La FASI propone un protocollo in vista della ripresa dell’attività nelle sale di arrampicata
Fin dall’inizio dell’emergenza causata dalla pandemia dovuta al diffondersi del virus COVID-19, la FASI si è concentrata in un lavoro volto a salvaguardare in primis la salute degli atleti e di tutte le figure che orbitano attorno allo sport arrampicata, e in secondo luogo alla salvaguardia delle numerose realtà sportive dilettantistiche che animano il movimento italiano dell’arrampicata sportiva.
Il presidente federale Davide Battistella, insieme al consiglio federale ha provveduto a raccogliere le necessità degli affiliati e successivamente, insieme a tutti i presidenti delle DSA, è stata avanzata al Presidente del CONI Giovanni Malagò e al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, una lettera riportante le iniziative volte alla salvaguardia dell’attività di associazioni e societa sportive dilettantistiche.
In attesa di una risposta da parte delle istituzioni, e nell’intenzione di fornire, attraverso il coinvolgimento di eccellenze del settore, autorevoli considerazioni onde favorire tempestivamente le corrette iniziative da intraprendere per aprire appena possibile le sale di arrampicata sportiva nella fase 2, il presidente ed il consiglio federale hanno provveduto alla nomina di una commissione speciale composta da referenti federali e specialisti in materia sanitaria per impostare un lavoro volto a redigere un compendio che rappresenti un valido modello da adottare per riprendere, in piena sicurezza l’attività dei praticanti e tesserati delle sale di arrampicata sportiva dalla base fino alle competizioni e possa fornire ausilio e supporto alle autorità governative.
Nella consapevolezza di percorrere un cammino complesso in un periodo di profonda crisi, la FASI confida che il lavoro di questa nuova commissione produrrà delle utili linee guida per generare un dialogo comune nell’intero territorio nazionale tra i comitati regionali e le istituzioni sanitarie locali a favore dei cittadini.
Fonte Fasi